Benedetto XVI è una voce che grida nel deserto? E’ stupefacente che sia stato così snobbato l’Angelus del Papa di domenica 22 luglio, dove, molto realisticamente, si lanciava l’allarme sulla guerra, evocando anche l’opera nefasta del Maligno nel mondo. Del resto sono passati inosservati anche due importanti articoli della Civiltà Cattolica che Continua

E’ la città di Rosy Bindi, Siena, una delle più rosse d’Italia. Anche se stancamente rossa: non affolla certo i comizi di Fassino. Una città rossa ormai per pigra abitudine, per conformismo. E ora forse un po’ rossa di vergogna per quella che il “Corriere di Siena” (quotidiano della città) ha definito senza peli sulla lingua: “l’avarizia senese”. Perché questa ruvida autocritica per una città che ha secoli di santità e di eroica carità nella sua storia?
Innanzitutto va detto che il 15 luglio la performance dantesca di Roberto Benigni in piazza del Campo era gratuita. Non perché i senesi siano indigenti, anzi godono di un alto reddito. Ma era gratuita perché offerta dal Monte dei Paschi che da quelle parti, da tempo immemorabile, viene popolarmente chiamato “la mamma” o anche “la mucca”. Continua

Cari amici,
forse negli ultimi mesi molti di voi hanno provato a scrivere a questo sito e non hanno avuto risposta. Me ne scuso, ma purtroppo le vostre mail non sono mai arrivate a destinazione. Ciò è dovuto a un guasto di cui non sapevo niente fino a pochi giorni fa. Me ne scuso di cuore. Stiamo cercando di risolvere il problema, dopodiché potrete di nuovo scrivermi. Un saluto cordiale, Continua

Cercasi Voltaire anche usato. Almeno a parole il mangiapreti francese formulò il principio giusto: “Non sono affatto d’accordo con ciò che dite, ma mi batterò fino alla morte perché nessuno vi impedisca di dirlo”. Lo citava anche di recente Jean Daniel sulla “Repubblica”. Ma purtroppo mai principio fu più citato e meno applicato. Almeno nei confronti della Chiesa cattolica, perché per tutti gli altri la libertà dev’essere totale, a volte fino al dileggio. La Chiesa invece no. Prima si è messa in discussione la sua libertà di parola sui temi etico-politici sostenendo che non doveva immischiarsi nella vita pubblica (strana idea del liberalismo!). C’è da sperare che adesso non si metta in discussione pure il diritto della Chiesa di insegnare ai suoi fedeli la sua teologia bimillenaria, di canonizzare i suoi santi e recitare le sue preghiere. L’ultima occasione di polemica è di ieri, è un documento della Congregazione per la dottrina della fede dove si ribadisce la corretta interpretazione di alcuni testi del Concilio. Continua

E ora certi vescovi hanno pure l’arroganza di opporsi al Papa sul recupero della (mai abrogata) Messa tradizionale e bimillenaria della Chiesa. Non tollerano la libertà. Vescovi che hanno permesso per decenni abusi di ogni genere nella sacra liturgia, vescovi che hanno preferito dare luoghi della Chiesa a musulmani e protestanti, negandoli a dei cattolici per la S. Messa tradizionale, vescovi che hanno boicottato il Motu proprio di Giovanni Paolo II negando arbitrariamente il diritto dei fedeli… Oggi questi vescovi si oppongono a Benedetto XVI che intende difendere il diritto del popolo cristiano e restituisce alla Chiesa un immenso tesoro. Continua

Qualche settimana fa, monsignor Angelo Amato, dell’ex S.Uffizio, tuonò duramente contro la piaga “invisibile” dell’aborto (un miliardo di vite umane soppresse nel mondo in 40 anni: un miliardo!). Tempestivamente, all’indomani, il sito Repubblica.it, nella frequentata rubrica delle “Lettere al Direttore” (che è Vittorio Zucconi), pubblicava la missiva di un cattolico che, con la moglie al quinto mese di gravidanza, aveva deciso per l’aborto a causa di una diagnosticata malformazione del nascituro.
Il clamore mediatico di questi casi è sempre stato scontato. Fin dagli anni Settanta, la stampa più ideologicamente abortista, non volendo discutere serenamente e laicamente dell’aborto, usa dare risalto ai casi di questo tipo. Un modo per zittire chi solleva dubbi e far dimenticare, fra l’altro, che nella stragrande maggioranza degli aborti permessi dalla legge 194 vengono soppressi bambini sani. Continua

A che serve il Ministero della Pubblica Distruzione?
L’errore di quest’anno nel titolo del tema sulla Divina Commedia, non è uno dei tanti che di solito infarciscono i test per la maturità, a riprova del naufragio della scuola. No. Questo è una flop politico come la Finanziaria o l’indulto.

Il segnale infatti doveva essere l’esatto opposto. Volevano far capire che Dante era stato ormai sdoganato da Roberto Benigni diventando uno “de noantri” (di sinistra come la doccia e il caffè, mentre il thè e il bagno nella vasca restano “di destra”). Il genio di Veltroni – che già sdoganò a sinistra Alvaro Vitali ed Edwige Fenech – se fosse stato già al posto di Prodi avrebbe fatto un’operazione di successo. A ruota di Benigni che ha “ripulito” l’Alighieri rendendolo potabile allo snobismo dell’ “homo progressista”, il quale detesta e disprezza tuttociò che sa di cattolicesimo o parla “di santi e Madonne”. Il Dante di Benigni è diventato, da 5 o 6 anni a questa parte, un geniale compagno progressista che permette di ridere di Berlusconi, di Ferrara e dei preti come la Guzzanti e la Dandini. Un’operazione eccezionale. Continua

Certo, qualunque cosa è meglio di questo centrosinistra al potere. Ma se ci saranno elezioni non so se andrò al seggio. La rabbia monta nel Paese contro questi e contro quelli e se non è possibile fare lo sciopero fiscale, presto si passerà allo sciopero elettorale. Non si può sempre votare tappandosi il naso, costretti a mandare in Parlamento gente (perlopiù) di scarso valore, troppa (abbiamo il maggior numero di parlamentari in Occidente) e designata dai partiti stessi (ché a noi è stato sottratto pure il diritto di scegliere chi vogliamo). Continua