Mentre infuriano le polemiche sul gay pride e sulle presunte “interferenze” della Chiesa su questioni di costume e di etica pubblica (il Papa stesso ha dovuto precisare, con uno splendido discorso ai giovani, che la Chiesa non è “sessuofobica” e non è un tribunale di proibizioni, ma è un grande “si” alla felicità), è uscita una sorprendente e inattesa apologia della Chiesa Cattolica sulla “Rivista di sessuologia”, che è il magazine ufficiale del Centro italiano di sessuologia. Continua
IL CARDINAL MARTINI, SCALFARI E….. PADRE PIO
Il mistero di quella ferita nascosta… con una promessa di Gesù. Continua
SAREBBE MEGLIO SE ANCHE IN VATICANO SEGUISSERO IL PAPA……
E’ un piccolo giallo vaticano. Il documento del “Pontificio consiglio della famiglia” su “Famiglia e procreazione umana”, quello che ieri ha fatto fare titoloni ai giornali (il Corriere lo ha lanciato in prima pagina) sempre ghiotti di polemiche su materie sessuali, sembra non esistere. Non se ne trova traccia nel sito della Santa Sede, nemmeno nella pagina web del pontificio consiglio (e questo è ancor più curioso). Continua
E PERCHE’ NO IL MATRIMONIO CON LE SCIMMIE ?
Lettera aperta al ministro “Rosy nel pugno” sulle devastazioni che stanno preparando… Continua
NAPOLITANO E VAURO DA UNA PARTE. WOJTYLA E CALABRESI DALL’ALTRA…..SCEGLIETE !
I comunisti e i cristiani negli anni… Continua
E ora parliamo di Berlusconi
Siamo alla vigilia dell’esplosione della Casa delle libertà?
I segnali, purtroppo, sono quelli. Rischia di diventare il Casino delle libertà. L’un contro l’altro armati i leader del centrodestra si rinfacciano i risultati delle amministrative. Volano gli stracci e il referendum del 25 giugno – sebbene i sondaggi sembrino buoni – rischia di rappresentare una nuova, devastante batosta a causa dell’astensionismo dell’elettorato di centrodestra (ma chi ha stabilito quella data “balneare”? Non è stato il governo della Cdl?).
Oltretutto la Lega Nord già si chiama fuori: ieri Roberto Maroni ha ripetuto al Corriere della sera che dal 26 giugno, in caso di sconfitta nel referendum, andranno per la loro strada. E apertasi la falla tutta la diga rischierà il crollo perché la Lega è essenziale.
Berlusconi finora ha tentato di tenere insieme la Casa delle libertà agitando la prospettiva di un rapido rovesciamento del risultato del 9 aprile: per un diverso computo dei voti o per una spallata elettorale (alle amministrative e al referendum). Continua
ECCO LA VERA RAGIONE DEI MEA CULPA: LUI, IL GRANDE AMORE DELLA VITA…
Messori sbaglia: Ratzinger non va contro Wojtyla… Continua
La Rosy nel pugno
“E’ una spartizione indecente”. Così la nascita del governo Prodi viene descritta dal senatore Emanuele Macaluso, storico dirigente del Pci, già direttore dell’Unità, oggi direttore delle Ragioni del socialismo, nonché editorialista del Riformista.
Che aggiunge: “Capisco che c’era la necessità di sconfiggere Berlusconi. Se poi però si dovesse rivelare troppo presto che questo, assieme alle poltrone, è l’unico vero elemento che tiene unita l’alleanza, beh, allora sarebbe imbarazzante… E non mi chieda della qualità dei singoli…”.
L’intervistatore non fa in tempo a chiederglielo che il senatore già spara: “La media è di una qualità desolante”.
Testimone numero 2, Franco Bassanini, dirigente Ds e già ministro: “Abbiamo assistito a un imbarazzante revival del Manuale Cencelli e delle logiche spartitorie della prima Repubblica”. E poi bisognerebbe aggiungere le risse fra ministri (a cominciare da Di Pietro sulle opere pubbliche), quelle degli esclusi come la Sbarbati, l’inizio di guerra fra Fassino e Rutelli sul leader del prossimo partito democratico e via litigando. Continua
MA IL CODICE DA VINCI E’ UNA BARZELLETTA…
IL CICLONE SULLA CHIESA SI CHIAMA JOSEPH RATZINGER… Continua
Così Pannella regalò al Polo il voto cattolico
I giornali l’avevano annunciata come la grande novità delle elezioni 2006: è diventata la barzelletta di questa stagione politica. L’avevano chiamata la “Rosa nel pugno”. E’ diventata “Le mosche nel pugno”. I radicalsocialisti sono stati travolti da una tranvata elettorale scioccante (hanno preso percentuali da prefisso telefonico, meno della somma dei due partiti). Dal Senato li hanno fatti fuori (credo ingiustamente) i loro stessi alleati (Pannella è stato perfino cacciato fisicamente fuori dal Parlamento dal “suo” Scalfaro). Dal Ministero della Difesa sono stati esclusi per il veto “cubano” di Diliberto, perché nel centrosinistra comandano i comunisti. E alla fine la coppia di fatto Pannella-Boselli, che voleva portare la Bonino addirittura sulla poltrona più alta, alla presidenza della Repubblica, si contentata di uno strapuntino in periferia, un ministericchio senza portafoglio (Affari europei), tanto per piazzare Emma, di mestiere candidata (candidata a tutto). In pratica ha in dotazione solo l’auto blu. Tanto rumor per nulla. Continua