“Cari figli, in questo tempo di rinuncia, preghiera e penitenza vi invito di nuovo: andate a confessare i vostri peccati affinché la grazia possa aprire i vostri cuori e permettete che essa vi cambi. Convertitevi, figlioli, apritevi a Dio e al suo piano per ognuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.” Continua |
Rubrica 68
Il Medio Eco
Bisogna essere grati a Umberto Eco che periodicamente torna a ricordarci che nel Medioevo sapevano benissimo che la terra è rotonda.
Lo avevamo già letto anni fa, nella sua rubrica sull’Espresso, “La bustina di Minerva”, dove citava un interessante volume di un autore inglese il quale aveva ridicolizzato l’idea moderna secondo cui i medievali credevano che la Terra fosse piatta.
Sulla Repubblica (23/2) Eco torna a spiegare che questo pregiudizio antimedievale è del tutto infondato. Del resto basta aver sfogliato la Divina Commedia per capire che il suo autore e i suoi lettori sapevano benissimo che la Terra è rotonda.
Casomai bisognerebbe che Eco avesse il coraggio di fare i nomi. Scrive infatti: “si è sostenuto (anche da parte di seri storici della scienza) che il Medioevo aveva dimenticato questa nozione antica, e l’idea si è fatta strada anche presso l’uomo comune”. Ecco, mi chiedo: perché non dire chi sono questi “seri storici della scienza”? Continua
LA NOTTE E’ OSCURA, MA LA MADONNA VIENE IN NOSTRO SOCCORSO: RIFLETTANO GLI ECCLESIASTICI
Una storia emblematica. Come Paolo Brosio è andato a Medjugorje…
Pronto, Paolo? Sto cercando Paolo Brosio, uno dei volti più noti della televisione. Dall’altra parte del telefono si sentono forti folate di vento e un respiro affannoso. Infine un lontano: “Pronto, chi è?”. Dico il mio nome e chiedo dove mai si trovi. Continua
GLI OCCHI DI DON GIUSSANI
22 FEBBRAIO. A quattro anni dalla morte
Spesso ai miei figli ho desiderato parlare degli occhi di don Giussani. Del suo sguardo. Perché gli amici di Gesù finiscono per somigliargli, per avere lo stesso cuore e lo stesso sguardo. Noi abbiamo potuto accorgercene. La nostra generazione ha avuto questa sfacciata fortuna. Questa Grazia. Noi che abbiamo potuto ascoltare don Giussani, conoscerlo, parlarci. Guardarlo parlare. Noi che ci siamo sentiti guardare, uno per uno, ognuno – anche fra altri diecimila – in una maniera esclusiva, che abbracciava la mia anima, la tua anima. Continua
Rubrica 67
New Age?
Due orizzonti ideologici contrapposti sono stati evocati dal neopresidente americano Obama: il realismo di Reinhold Niebuhr da una parte, il millenarismo utopista di Gioacchino da Fiore dall’altra.
Li avrà mai letti e studiati davvero? Quel che è certo è che si tratta di due prospettive antitetiche, come ci hanno spiegato i filosofi Gianni Dessì e Massimo Borghesi, citati in una precedente rubrica.
Avevamo detto che occorreva dunque decifrare le scelte della nuova amministrazione americana per capire qual è la sua vera prospettiva.
Una prima risposta arriva adesso da George Weigel secondo cui – riferisce Sandro Magister nel suo blog, sul sito dell’Espresso – “il senso messianico che Obama dà alla sua politica con la retorica dello ‘Yes, We Can’ è agli antipodi della visione che ebbe Niebuhr della politica e del mondo”. Continua
TUTTAVIA PER LA CHIESA LA VITA TERRENA NON E’ UN BENE ASSOLUTO. LO SONO INVECE LA SALUTE DELL’ANIMA E LA VITA ETERNA
Adriano Sofri mi ha fatto riflettere. Sabato sulla Repubblica e sul Foglio ha messo in discussione, con argomenti seri, la mozione del Pdl approvata in Parlamento sul “fine vita” (a proposito della legge in discussione sul cosiddetto “testamento biologico”). Può uno Stato disporre “la nutrizione dei suoi sudditi umani”? O ancora: “riuscite a immaginare che qualcuno, a voi maggiorenni e capaci di intendere, venga a intimare di mangiare e bere?”. Continua
ELUANA E NOI…
“Le scrivo perché anche oggi entrando a scuola abbiamo respirato un’aria di morte”. Comincia così la lettera che mi ha scritto Marco, 19 anni, di Firenze. “Stanotte una ragazza che frequentava il terzo anno è morta dopo una notte di coma irreversibile. La sera prima stava andando in discoteca, era in macchina con altri ragazzi (…) la macchina si è schiantata contro un albero. La nostra scuola era già stata protagonista di grandi fatti di morte: tre anni fa, una ragazza che frequentava l’ultimo anno si è suicidata gettandosi da una finestra del terzo piano.
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Rubrica 66
Follia finale
Gianni Vattimo da tempo le spara sempre più grosse per tentare di far accendere qualche riflettore su di sé. Ma in questi giorni – come quel velleitario che, scolapasta in testa, dichiarò guerra alla Francia – ha provato a tirare un’atomica di carta su San Pietro.
Nel sito di “Micromega” si legge questa sua dichiarazione: “La tradizione della Chiesa cattolica si basa sul tenere i fedeli sotto minaccia terroristica.
La vicenda di Eluana Englaro dimostra che la Chiesa cattolica come istituzione non è riformabile, merita solo di essere distrutta. Siamo alla follia finale della Chiesa. Io non sono mai stato così consapevole della essenza diabolica della Chiesa cattolica come adesso”. Continua
AMARE QUESTA CHIESA INFANGATA…
Che spettacolo. Ogni giorno valanghe di fango, da quei cannoni che sono i mass media e i potenti di questo mondo, contro la Chiesa. Ogni giorno oltraggi, calunnie, dileggi. E lei, bella, dolce, inerme, indifesa che subisce cercando – come una madre premurosa – di proteggere i suoi figli più piccoli dallo scandalo continuo. Come si fa a non amare questa Chiesa, così vulnerabile, indifesa, così umanamente povera da rendere evidentissimo che è sorretta dalla presenza formidabile di un Altro. Altrimenti mai avrebbe potuto arrivare al XX secolo e abbracciare il mondo intero e continuare a far innamorare tanti cuori di quel volto. Del Salvatore. Continua
Rubrica 65
New age
Contraddittori, dal punto di vista culturale, i primi riferimenti del nuovo presidente Obama.
In una dichiarazione ha indicato Reinhold Neibuhr come uno dei suoi autori preferiti. Un saggio bello e originale di Gianni Dessì su “30 Giorni” (12/2008) ne spiega le sorprendenti implicazioni. Il titolo “Se il realismo di Niebuhr arriva alla Casa Bianca!” già fa intuire il contenuto.
Ma Obama, nel corso della campagna elettorale aveva indicato anche un altro suo riferimento culturale, esattamente opposto al primo: Gioacchino da Fiore.
Stupisce che un giovane americano di oggi conosca questo monaco calabrese del Medio evo. E soprattutto sorprende che abbia definito Gioacchino “Maestro della civiltà contemporanea” e “ispiratore di un mondo più giusto”. Continua