Egregio dottor Socci,
in merito al suo articolo su Libero del 4 aprile vorrei fare delle precisazioni, visto che, censurando la linea del Parlamento, lei censura la Commissione Trasporti che presiedo e da cui è originato il progetto di legge che lei attacca.
Mi spiace sia male informato, ma nessuno vuole portare il tasso alcol emico tollerato allo 0.2. Il progetto di legge, votato all’unanimità in Commissione, prevede un tasso dello 0 per neopatentati durante i primi tre anni dal conseguimento della patente e per i guidatori professionali durante il loro lavoro, come già sperimentato con successo in Germania.
Il limite dello 0.5 non è, come lei asserisce, “assurdo e proibitivo”, in quanto è lo stesso adottato nella maggior parte dei paesi europei, ad eccezione di alcuni dell’Est che hanno il tasso consentito a zero.
Anche le statistiche che cita sulle cause degli incidenti stradali sono contestate dalla Consulta nazionale, organismo creato dai Ministeri del Lavoro, della Salute e delle politiche sociali. La consulta, come riporta l’articolo del Sole 24 Ore che le allego, individua in una percentuale tra il 30 e il 50% il numero di incidenti stradali attribuibili all’abuso di alcol. Continua

Indro e Moravia

I diari di Montanelli che Rizzoli tira fuori dal cilindro (“I conti con me stesso”) si annunciano gustosi. Viene fuori il Montanelli migliore, anticonformista e un po’ narciso, dalla prosa scintillante e dalla battuta feroce.
Un assaggio datato 28 dicembre 1969: “Moravia ha fondato, insieme a Pasolini e Dacia Maraini, un ‘comitato contro la repressione’.
E’ la riprova che la repressione non c’è. Se ci fosse, Moravia sarebbe coi repressori, come ha dimostrato avallando col suo silenzio la persecuzione di Solzhenitsyn in Russia”. Continua

Il comunista Nichi Vendola ha capito il fenomeno Berlusconi meglio (a mio parere) di un intellettuale liberaldemocratico (pur acuto e intelligente) come Ernesto Galli della Loggia.
O almeno ne cerca i punti di forza. E non stupisce perché il Pci era un’ottima scuola di analisi della realtà politica. Mentre nelle accademie intellettuali e nei salotti snob – com’è il Corriere della sera – ci si specchia nelle proprie idee, fra i soliti quattro gatti. Così, anche le loro intelligenze migliori, tendono a raccontare un paese che è solo nelle loro teste e nei loro testi. Continua

Maccheronico

Ogni domenica Barbara Spinelli tiene la sua omelia sulla prima pagina della Stampa, che il 15 marzo si apriva con il titolo altisonante del suo editoriale: “Habeas vultus”.
Voleva essere l’evocazione colta dell’ “Habeas corpus” medievale.
Solo che – ha fatto notare Gianni Gennari su Avvenire (17/3) – avrebbe dovuto essere “vultum”. L’errore non è del titolista, ma risale alla Spinelli stessa che lo scrive nell’articolo, insieme all’ “Habeas facies” (che sarebbe “faciem”). Continua

Ecco il messaggio della Madonna (affidato a Mirjana) del 18 marzo 2009: “Cari figli ! Oggi vi invito a guardare in modo sincero e a lungo nei vostri cuori. Che cosa vedete in essi ? Dov’è in essi mio Figlio e il desiderio di seguirmi verso Lui ? Figli miei, questo tempo di rinuncia sia un tempo nel quale domandarvi: che cosa vuole Dio da me personalmente ? Che cosa devo fare ? Pregate, digiunate e abbiate il cuore pieno di misericordia. Continua

In nome dell’Asor Rosa

Alfonso Berardinelli sul Domenicale del “Sole 24 ore” (8/3) stronca l’ultima opera di Alberto Asor Rosa, “Storia europea della letteratura italiana”. Eugenio Scalfari a sua volta dall’Espresso (19/3) stronca lo stroncatore Berardinelli, che dalle pagine del Sole (15/3) “ristronca Asor” e pure Scalfari. Mentre Giuliano Ferrara sul Foglio (16/3) annuncia che “godo come un pazzo per le belle, brutali stroncature di Asor Rosa”. Amor Roma… Continua

Rosso sangue

Cosa sta accadendo in Italia per l’uscita del capolavoro di Andrzej Wajda, “Katyn”? Riassumiamo prima i fatti. Il polacco Wajda è uno dei più grandi registi viventi (fra i suoi film più famosi “L’uomo di marmo”, “L’uomo di ferro” e “Danton”). Katyn è la località nella quale l’Armata Rossa, per ordine del Politburo di Stalin, nel 1939 massacra a freddo circa 22 mila ufficiali polacchi.
Il contesto storico è quello dell’inizio della Seconda guerra mondiale che vede alleati di fatto, per il Patto Ribbentrop-Molotov, la Germania nazista e la Russia comunista: le due potenze invadono la Polonia da Ovest e da Est e se la spartiscono nel 1939. Già qui c’è la prima grande verità nascosta da 70 anni: il secondo conflitto mondiale scoppia per volontà concorde di Hitler e Stalin che sono di fatto alleati per i primi due anni (finché Hitler deciderà di rompere il patto e dichiarare guerra anche all’Urss). Una verità che ancora oggi una certa sinistra considera una provocazione. Continua

Immaginiamo che in una nostra città vi sia un quartiere dove sta accadendo una cosa inaudita.

Imperversa la crisi, chiudono le attività, le famiglie si riempiono di disoccupati e di debiti, le vie di mendicanti, non si arriva alla quarta e neanche alla terza settimana, ma incredibilmente – in questo quartiere – invece di rimboccarsi le maniche e lavorare, d’improvviso tutti si mettono a dar fondo ai risparmi, facendo enormi spese, per comprare fucili, pistole, bombe a mano, sistemi computerizzati di sicurezza, per installare campi minati nei giardini, razzi, cariche di tritolo, ognuno per essere più armato del vicino e poterlo minacciare. Con il risultato infine che si sono svuotati i portafogli, ma la sicurezza di tutti è diminuita e il rischio complessivo è enormemente aumentato perché basterà un piccolo incidente, o un gatto che salta su una mina, per far esplodere tutto demolendo l’intero quartiere. Continua

Conferenza di presentazione del mio libro organizzata dal Centro culturale J. H. Newman, in collaborazione con il Comune di Rapallo
Venerdì 17 aprile, alle ore 21, presenterò il mio libro “Indagine su Gesù” a Rapallo
presso l’Auditorium delle Clarisse

Corriere del tramonto

In un editoriale sul Corriere della sera (15/2), intitolato “Una stagione al tramonto”, Ernesto Galli della Loggia ha tirato le somme, un po’ sconsolatamente, del dialogo fra laici e cattolici.
Lo storico, che ironizza su certi prelati smaniosi di “mettersi in mostra”, segnala invece come interessante e promettente per i laici – ma purtroppo interrotto – il dialogo con alcuni “giovani intellettuali, quasi sempre cresciuti nei movimenti” e con quegli stessi movimenti, specialmente Comunione e liberazione. Continua