Il “fattore tempo” in politica è determinante. Non solo per scegliere il momento giusto di un’iniziativa o una dichiarazione. Si tratta anzitutto di saper guardare il presente in prospettiva storica, saper valutare gli sviluppi possibili, calibrare l’azione in base agli scenari futuri per influenzarli.

Questa premessa serve a capire uno dei principali messaggi che Giorgia Meloni sta lanciando dal suo insediamento: la premier ripete che questo governo ha davanti a sé cinque anni di lavoro, cioè tutta l’attuale legislatura. Continua

Le devastazioni della “guerra dei cent’anni” sono immense come la desolazione della Giovanna d’Arco di Charles Péguy. Le sue parole (nel “Mistero della carità di Giovanna d’Arco”) traboccano della disperazione di tutte le guerre e di tutte le distruzioni: “tutti i nostri sforzi sono vani. La guerra è la più forte a fare la sofferenza”. Continua

Non si sa se questo PD sopravvivrà alla disfatta elettorale, al vuoto di leadership e di strategia, allo smarrimento di identità e alla caotica, conflittuale, estenuante “costituente” che si è avviata con le dimissioni di Enrico Letta.

Non si sa se il Pd esploderà in mille pezzi, con il M5S, da una parte, e il duo Renzi/Calenda, dall’altra, che se ne contendono le spoglie. I sondaggi sono sempre più cupi e – negli ultimi tempi – la Sinistra, nel suo insieme, ha rovinosi crolli di immagine sui media. Continua

La gente comune – alle prese con i problemi veri – se ne infischia: le lunghe fasi del Congresso del PD sono attraenti per gli italiani quanto un campionato di uncinetto o come la trentesima proiezione consecutiva della Corazzata Potëmkin”.

Per gli avversari del PD sono uno spasso perché possono così godere del lento suicidio di un partito che già alle elezioni ha scelto la strategia Tafazzi. Per i giornali – perlopiù simpatizzanti del centrosinistra – questa agonia permette disperate e pensose diagnosi che a volte si trasformano in lamento funebre. Continua

“La democrazia” scriveva Arnold Toynbee “è una pagina strappata dal Vangelo”. Infatti lì sono state proclamate la libertà personale e la sacralità (non del Potere, ma) di ogni essere umano. Il limite invalicabile all’arbitrio del Potere.

Oggi l’importanza del cristianesimo nella formazione della civiltà occidentale è contestata. Anzi, è un’eredità rifiutata. Così i cristiani spesso reagiscono più con battaglie di civiltà (pur comprensibili e giuste), a difesa di un’eredità, che concentrandosi sull’essenziale. Ma cos’è l’essenziale? Continua

Forse molti, sfiorando Firenze sull’Autostrada del sole, avranno visto, in cima a una collinetta, la splendida e antica Certosa.

Sabato 17 dicembre, proprio lì, alle 17,30, sarà proiettato per la prima volta il docufilm “Un luogo infinito. La Certosa di Firenze, sogno di immortalità”. E’ anche un’occasione per visitare un luogo molto bello.

 

È tornato il Muro ad Est, fra UE e Russia, a causa della guerra in Ucraina. Cambiano molte cose in Europa che, fino a ieri, ha ruotato attorno al sistema economico tedesco basato su energia e materie prime a basso costo fornite dalla Russia.

Ora ritrova importanza (anche per l’energia) l’area del Mediterraneo in cui l’Italia si trova in primo piano. C’è però un problema. Da anni l’Italia e l’UE non hanno una politica mediterranea. Hanno solo subìto la pressione migratoria del continente africano e del Medio Oriente senza saperla governare.

Sabato invece alla conferenza internazionale sul Mediterraneo (Med Dialogues 2022), Giorgia Meloni ha fatto un intervento di ampio respiro strategico: l’Italia ha la grande ambizione di essere protagonista di una stabilizzazione dell’area mediterranea che permetta di governare finalmente – come UE – l’immigrazione e la sicurezza energetica. Continua

Il mirabile gruppo scultoreo del Laocoonte, attribuito a tre artisti greci (I secolo aC-I secolo dC), capolavoro che fu ritrovato in una vigna a Roma nel 1506 e la cui scoperta cambiò la storia dell’arte, è in realtà opera di Michelangelo?

Il libro di Francesco Colafemmina, “Enigma Laocoonte (Michelangelo, Giulio II e la storia di una contraffazione)”, pubblicato da Mimesis, induce a pensarlo con argomenti molto convincenti. Continua

Nathaniel Hawthorne, autore della “Lettera scarlatta”, è uno dei grandi romanzieri americani dell’Ottocento con Edgar Allan Poe, Mark Twain ed Herman Melville che gli dedicò il suo “Moby Dick”. Hawthorne ebbe tre figli dalla moglie Sophia: Una, Julian e Rose. La storia della più piccola, Rose (1851-1926), è sorprendente.

A vent’anni sposò lo scrittore George Parsons Lathrop ed entrambi, protestanti, si convertirono al cattolicesimo. Rose scrive un paio di romanzi e una raccolta di poesie. Ma la sua vita sarà segnata soprattutto dal dolore perché il suo unico figlio, Francis, nel 1881 morirà a cinque anni per difterite. Continua