E ora tutti a invocare il caldo per sconfiggere il virus (con tanti saluti a Greta e alla paura del riscaldamento globale). Ora tutti con mascherine e guanti (e viva la plastica delle attrezzature sanitarie).
Ora tutti a ripetere “io resto a casa” dopo aver professato il nomadismo globale e aver fatto gli aperitivi progressisti con “Milano non si ferma” per combattere il panico (cit. Zingaretti). Ora tutti in allarme dopo aver dato dell’“allarmista” che “fomenta la paura” al “cattivo” Salvini che chiedeva da gennaio chiusura delle frontiere e controlli a tappeto per chi arrivava dalla Cina.
Ora tutti a lanciare fulmini e saette pure su chi passeggia da solo nel parco dopo che per settimane hanno declamato “abbraccia un cinese” contro la paura e contro il terrorismo psicologico (l’emergenza era il razzismo anticinese). Continua