La cronaca di queste ore propone tre notizie: la stangata fiscale del governo  (da qualcuno definita “tasse e manette”), la manifestazione del centrodestra  a Roma (“Orgoglio italiano: una Patria da amare e difendere”) e la Leopolda  di Matteo Renzi a Firenze che ha a tema Matteo Renzi.

Il protagonista vero – che permette di capire tutti e tre gli eventi – è però il ceto medio. È la spina dorsale  del nostro Paese, anche economicamente, ed è attorno a questa Italia profonda  che si combatte la vera battaglia.

Alcuni spunti di riflessione molto preziosi – per capire cosa è successo e cosa sta accadendo oggi – li fornisce Marco Gervasoni  nel libro “La rivoluzione sovranista”. In breve. Il ceto medio nasce nel dopoguerra : “con il piano Marshall, il welfare state e la quasi piena occupazione, il gioco è fatto” (Gervasoni). Continua

Tutti parlano delle minacce  del presidente turco Erdogan  all’Unione europea perché se ne stia zitta sull’aggressione militare al Kurdistan siriano (o meglio: alla Siria). Il leader di Ankara ha dichiarato che in caso contrario apriremo le porte a 3,6 milioni di rifugiati siriani e li manderemo da voi”.

Chi prospetta questa ritorsione è lo stesso Erdogan, ovvero la stessa Turchia, che riceve dall’Unione europea un bel po’ di soldi. Non solo i finanziamenti  per favorire l’avvicinamento della Turchia ai requisiti richiesti per l’ingresso nella Ue (si è ottenuto l’opposto  perché il regime è diventato sempre più antidemocratico e fondamentalista).

Ma soprattutto i tre miliardi di euro  (secondo alcuni sarebbero di più) spediti dalla Ue alla Turchia per gestire i campi profughi, ovvero per bloccare l’arrivo di migranti in Europa. Come si vede adesso ci viene pure ordinato da Ankara di stare zitti altrimenti ce li spedisce qua. Doppio fallimento clamoroso dell’Unione europea. Continua

Continuano le rivelazioni di Eugenio Scalfari  sulle personali (mis)credenze di papa Bergoglio. Ieri ha sganciato un’altra bomba.

Prima il giornalista ha riassunto con parole sue un colloquio: “Chi ha avuto, come a me è capitato più volte, la fortuna d’incontrarlo sa che papa Francesco concepisce il Cristo come Gesù di Nazareth, uomo, non Dio incarnato. Una volta incarnato, Gesù cessa di essere un Dio e diventa fino alla sua morte sulla croce un uomo”.

Fin qui si potrebbe glissare addebitando questa enormità all’impreparazione teologica di Scalfari, a scarsa memoria o a fraintendimento.

Dopo però il Fondatore riporta un virgolettato, attribuendo a Bergoglio delle precise (ed esplosive) parole. In riferimento a certi episodi evangelici, il papa avrebbe detto a Scalfari: “Sono la prova provata che Gesù di Nazareth, una volta diventato uomo, sia pure un uomo di eccezionali virtù, non era affatto un Dio”. Continua

L’Italia è diventata un mercato di sfruttamento coloniale, una sfera di influenza, un dominion, una terra di capitolazioni, tutto fuorché uno Stato indipendente e sovrano . […] la classe dirigente ha precipitato in basso la nazione italiana” (Gramsci)

Questi trent’anni “europei” ci sono costati quanto una guerra perduta come dimostra “la perdita di circa il quaranta per cento del potere d’acquisto del popolo italiano con il transito dalla lira all’euro”  (Fusaro). Continua

Tutti ritengono che PD e M5S ad agosto abbiano di colpo messo da parte gli insulti e abbiamo improvvisato un governo insieme per evitare il voto degli italiani che li avrebbero fortemente penalizzati e avrebbero portato al governo il centrodestra per cinque anni (come dicevano i sondaggi).

Ma qual è il motivo ufficiale addotto da PD e M5S? Questo: bisogna fare il governo per evitare l’aumento dell’Iva. Si sono sacrificati per noi. Questi eroici altruisti lo hanno ripetuto ogni giorno.

Renzi in Senato disse: “C’è da evitare l’aumento dell’Iva. E un governo occorre non perché qualcuno di noi vuole tornare al governo, ma perché l’aumento dell’Iva porterebbe una crisi dei consumi che soltanto l’irresponsabilità dell’ambizione personale può non vedere”.

Fatto il governo (e spartite le poltrone) cosa fanno? Aumentano l’Iva. Però – sia chiaro – non lo chiamano aumento: lo chiamano “rimodulazione selettiva”. Così  pensano che gli italiani non se ne accorgano. Continua

Una profezia dell’Apocalisse avverte: la venuta del Principe del male sarà preannunciata da una formidabile e inedita potenza politica ed economica che instaurerà il suo dominio su tutta la Terra e su tutti i popoli.

 

Nel 1900 viene pubblicato Il racconto dell’Anticristo di Vladimir Sergeevič Solov’ëv. Il pensatore russo lo colloca nel 2000 e individua in un’Europa unita, scristianizzata e nichilista la condizione per la venuta dell’Anticristo. Solov’ëv parla espressamente di abbattimento degli Stati e delle identità nazionali, a vantaggio di un’organizzazione internazionale chiamata “Stati Uniti d’Europa”.

Sono in molti a leggere in questo racconto un monito, una profezia confermata da alcuni fatti storici dopo il crollo del Muro di Berlino e del comunismo. Non solo per la trasformazione di quella che era la Comunità

economica europea nella nuova Unione europea che svuota le sovranità degli Stati. Ma anche per l’irrompere nel mondo della globalizzazione che sottomette i popoli al dio Mercato, mentre s’impone una “colonizzazione ideologica” che recide le radici cristiane dell’Europa e avversa la fede in tutto il mondo. Fino a penetrare dentro la Chiesa cattolica sfigurandone l’identità e la missione.

Antonio Socci in queste pagine propone le molteplici voci di chi legge nella globalizzazione e nel “mercatismo” la causa della crisi economica e una minaccia per le identità nazionali e la libertà. Il tempo della fine, ci dice la Sacra Scrittura, è preceduto da una grande scristianizzazione e da un dominio planetario di tipo politico ed economico che s’impone sicut deus, mentre l’apostasia dilaga nella stessa Chiesa cattolica. Come ha scritto il filosofo Mario Tronti quello di Joseph Ratzinger è stato un estremo “tentativo eroico di arginare la forma post-moderna dell’Anticristo”. Ma lo stesso Benedetto XVI ci ricorda che “la storia non è in mano a potenze oscure, al caso o alle sole scelte umane. […] Sull’irrompere veemente di Satana […] si eleva il Signore. […] Egli la conduce sapientemente verso l’alba dei nuovi cieli e della nuova terra”.

 

«Ci troviamo oggi di fronte al più grande combattimento che l’umanità abbia mai visto. La lotta finale tra la Chiesa e l’Anti-Chiesa, tra il Vangelo e l’Anti-Vangelo.» – Giovanni Paolo II

 

Ennio Flaiano diceva che “i giovani hanno quasi tutti il coraggio delle opinioni altrui”. Parole che tornano alla mente vedendo le immagini di migliaia di ragazzi – per così dire – “chiamati alle armi” venerdì ed incensati dagli adulti, dai padroni del vapore e del pensiero, da tutto il sistema scolastico e mediatico (compresi giornali di proprietà “automobilistiche” che hanno appena finito di esultare per la doppietta della Ferrari in Formula 1).

Scesi in piazza a far finta di protestare contro quegli stessi adulti che li hanno “convocati”, contro i padroni del vapore, contro il sistema che li celebra e li esalta.

E per una questione su cui nessuno di loro saprebbe fornire un argomento scientifico, dal momento che uno scienziato del clima come Franco Prodi afferma che le circolanti “previsioni allarmistiche non sono credibili” (cita autorevoli documenti scientifici dove si conclude che “la natura, non l’attività dell’uomo, governa il clima”). Continua

È il romanzo più bello, appassionante e commovente che abbia letto da molti anni a questa parte. Una vera sorpresa: cattura il lettore fin dalle prime pagine.

Si tratta di un romanzo storico, di agile lettura, ambientato nella Londra dell’anno 1605, fra i vicoli, le taverne, i palazzi, le botteghe e i teatri sulle rive del Tamigi.

C’immerge così bene in quell’epoca e in quella Londra che si desidera non finire mai la lettura di quella storia (anche d’amore) piena di intrighi, eroici martiri, trame, vili tradimenti, spie e lotte di potere.

Vicende storiche le cui conseguenze, del resto, sono state colossali per l’Europa e per il mondo intero. Si può dire che non si capisce la storia moderna, sia europea che americana (e anche italiana), se non si conoscono quelle vicende inglesi. Continua

“Sono acerbe parole queste ch’io scrivo, lo so. Ma anche so che per un popolo che ha nome dell’Italia non è vita (…) non avere né un’idea né un valore politico, non rappresentare nulla, non contar nulla, essere in Europa quello che è il matto nel gioco de’ tarocchi: peggio (…), essere un cameriere che chiede la mancia a quelli che si levano satolli dal famoso banchetto delle nazioni, e quasi sempre, con la scusa del mal garbo, la mancia gli è scontata in ischiaffi”.

Fa impressione rileggere queste righe che Giosuè Carducci  scrisse nel 1882, nella prefazione a “Giambi ed Epodi”.

Perché sembra la tristissima cronaca dei nostri giorni, quella che si ripresenta adesso con la nuova legge di bilancio (con l’Italia in cerca di mance per il deficit), quella che ha sempre caratterizzato l’Italia a guida Pd,sottomessa al “partito straniero” e trattata come un cameriere che chiede mance e si prende schiaffi. Continua

Caro Direttore (di Libero),

è l’ora di cambiare. Arrendetevi. Perché stonare fastidiosamente invece di cantare in coro l’“Inno alla gioia” insieme agli altri giornali? Cos’avete contro l’UE che ha provveduto con solerzia a darci un governo, scongiurando la “disgrazia” di far votare gli italiani?

Perché volete contristare Macron, la Merkel, i Mercati e papa Bergoglio?  Perché far singhiozzare Grillo, Conte e Zingaretti? Basta crudeltà.

E’ l’alba della Civiltà. I barbari sono stati cacciati  e il sole finalmente splende sull’Italia. Con l’applauso festante di francesi e tedeschi che ci vogliono tanto bene e sono vogliosi di riempirci le tasche di regali. Come sempre. Continua