“Libero” ha dedicato un’intera pagina di lettere al mio botta e risposta con Feltri. Che lealmente scrive: “la maggior parte delle lettere, a occhio e croce, dà ragione a Socci”.
Ma si tratta di diverse percezioni della vita, non ci sono ragioni e torti. Semmai c’è un caso da chiarire.
Feltri ripete che io – nel libro “Com’è bello il mondo, com’è grande Dio” – avrei “scippato Indro Montanelli al club dei laici e degli atei per inserirlo nella comunità dei credenti”. Dove si riunisca tale club non lo so. Sospetto che Montanelli l’avrebbe evitato (e pure Feltri).
In ogni caso a pagina 23 del mio libro si legge: “Nessuna conversione in punto di morte. E rifiuto di ogni cerimonia religiosa. Montanelli è stato ‘non credente’ fino alla fine”. Continua