Sant’Agostino, Bakhita, i santi del passato. Ma anche Andrea, Cilla, le testimonianze dell’ultimo Meeting. In modo inaspettato, nelle situazioni più drammatiche, è solo Cristo che può rispondere al cuore dell’uomo. E se diciamo di sì… Continua

Chi ha fatto l’unità d’Italia, o meglio l’unità culturale e spirituale del popolo italiano? Cavour? Vittorio Emanuele II? La televisione? No. E’ stata fatta ben prima di loro. Per esempio da sant’Alfonso Maria de’ Liguori, autore della prima canzone popolare italiana che è “Tu scendi dalle stelle”. E’ una delle succose “rivelazioni” che riserva quello straordinario, esplosivo geniaccio che risponde al nome di Ambrogio Sparagna fondatore e direttore dell’Orchestra popolare italiana dell’Auditorium di Roma e grande esperto di musica popolare italiana. Continua

Pietro Citati rosica.
Quando il Santo Padre ricevette in udienza privata la Fallaci, lui pubblicò una scomposta invettiva sulla Repubblica dove strapazzava il Pontefice e la scrittrice: “provo una profonda avversione per Oriana Fallaci: questa donna esibizionista che pretende di essere la nuova Giovanna d’Arco dell’Occidente. Qualsiasi cosa scriva, parla soltanto del suo grandioso Ego. E’ una giornalista ignorantissima e bugiardissima”. Continua

Giampaolo Pansa non finisce mai di stupire. E’ appena uscito “Tracce” (il mensile di Comunione e liberazione) dove si trova una sua commovente confessione personale sul Natale. Prende spunto da due citazioni di Benedetto XVI e di don Luigi Giussani, la cui frase, scrive Pansa, “va dritta al cuore, non solo all’intelligenza. Mi ci ritrovo tantissimo, come mio modo di essere”. Continua

Un brano dal nuovo libro di Antonio Socci, “Indagine su Gesù” (Rizzoli).

Chi è Gesù di Nazaret? “Il più bello fra i figli dell’uomo”, risponde il Salmo 44. (…) Ma chi è precisamente questo enigmatico Gesù che da duemila anni affascina tutti, perfino i nemici? Chi è questo giovane rabbi ebreo, che doveva essere cancellato dalla faccia della terra 2000 anni fa con una feroce esecuzione capitale da schiavo, se oggi, dopo 20 secoli, quel suo supplizio è ricordato in ogni angolo del mondo? (…) Interroghiamo Jean Jacques Rousseau, che fu un nemico filosofico della Chiesa ed essendo stato un faro sia dei rivoluzionari francesi che dei romantici è un autore pressoché universale. Continua

Il Premio Nobel al “Banco alimentare”?
L’idea è stata evocata dal professor Luigi Campiglio, ordinario di Politica economica all’Università Cattolica di Milano (di cui è pro-rettore).
Ecco le sue parole: “La Rete Banco alimentare è a mio avviso una straordinaria esperienza di innovazione sociale.
Giustamente è stato assegnato a Yunus e al suo microcredito il premio Nobel per la Pace 2006.
Quella della Rete Banco Alimentare in Italia, ma non solo in Italia, è un’esperienza così efficace, così straordinaria, così felice come intuizione che è sullo stesso piano del microcredito.
Io non so se verrà mai dato il Premio Nobel alla Rete Banco Alimentare, ma certamente è un’iniziativa così innovativa e feconda che se lo merita”. Continua

In estate la rana crocifissa (col bicchiere di birra e un uovo nelle mani) esposta al museo di Bolzano.
Ora la donna seminuda crocifissa del noto manifesto contro gli stupri, che ricorda la famosa copertina sull’aborto fatta dall’Espresso il 19 gennaio 1975 (rappresentava una donna nuda incinta e crocifissa).
Guai a chi tocca questi “capolavori” chiedendo rispetto per il simbolo cristiano della morte di Gesù (guai anche al Papa che aveva criticato la “scultura” di Bolzano).
Subito incorre negli anatemi dei salotti radical-chic, pronti a vedere in ogni critica un vile attacco alla “libertà di espressione” perché – signora mia – “l’arte deve essere sempre libera e l’artista mai deve avere limitazioni alla sua creatività”. Continua

A proposito di Buffon e delle suore…

Cosa dà senso alla vita? Cosa le dà valore e gusto? Il soldi? Il successo? La salute? Per cosa vale la pena vivere? Mi ha colpito, in questi giorni, il casuale intrecciarsi sui giornali di storie apparentemente lontanissime. Tre storie. Continua

“Ho detto a Medvedev che Obama ha tutto per andare d’accordo con lui: è giovane, bello e anche abbronzato”.
Bisogna essere molto faziosi e molto prevenuti per trasformare queste parole di Berlusconi in una gaffe.
Da due giorni si celebra l’elezione del primo presidente nero della storia americana e si esalta il suo fascino e la sua avvenenza. Ma se è Berlusconi a dirlo, allora ci si stracciano le vesti.
E’ evidente che il premier italiano – alla sua maniera affabile e scanzonata – elogia l’aspetto del neoeletto che egli palesemente trova invidiabile. Mi pare il contrario del razzismo. Continua