Conosciuto e stimato come studioso che ha sviluppato la filosofia di René Girard, approfondendone, come pochi altri, le intuizioni, Giuseppe Fornari, con gli anni, ha poi costruito su di essa una sua particolare visione filosofica che espone anche con incursioni nel mondo dell’arte.

Nel volume La verità di Caravaggio (Nomos Edizioni), per esempio, scioglie il complesso intreccio fra vita e opere di Michelangelo Merisi (che è il vero nome del pittore) offrendoci una lettura nuova e più profonda del suo genio creativo. Continua

La riflessione più profonda e interessante sul “caso Benedetto XVI” e sulla sua rinuncia è stata fatta, negli anni scorsi, da intellettuali non cattolici che provenivano dal pensiero marxista come Massimo Cacciari e Mario Tronti, ma anche Giorgio Agamben. Ne ho parlato nel libro “Il dio Mercato, la Chiesa e l’Anticristo” (Rizzoli). I pensieri esposti in questo articolo sono approfonditi anche nel mio libro “Il segreto di Benedetto XVI” (Rizzoli).

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A un anno dalla morte di Benedetto XVI si leggono commenti che esprimono stima e nostalgia. Pochi ricordano la dura ostilità che circondò il suo pontificato. Basti citare il discorso di Ratisbona rivolto all’Islam, la polemica per l’intervento (che poi non fece) all’Università di Roma, il suo insegnamento sui “principi non negoziabili”, la confutazione del cattoprogressismo e del modernismo teologico. Continua

È un progresso? O piuttosto un regresso? Una trentina di anni fa i lupi sono usciti dal mondo delle fiabe, dalla letteratura, dai libri di storia e – non è chiaro il perché – hanno cominciato a riprodursi nei nostri boschi. Sempre di più e con danni sempre maggiori agli allevamenti.

Il Financial Times scrive che l’Italia ne ha più di tremila esemplari ed è in cima alla classifica europea. La Commissione europea ha calcolato che i lupi ogni anno uccidono, nei Paesi Ue, più di 65.500 capi di bestiame. Continua

Nel mondo dei libri ci sono fenomeni curiosi. Per esempio, da più di 60 anni viene continuamente ristampata e tradotta in decine di lingue, diffusa in tutto il mondo, un’opera poderosa, addirittura in dieci volumi, intitolata “L’Evangelo come mi è stato rivelato”. È un caso editoriale straordinario e inspiegabile, ma sconosciuto ai media.

L’opera, pubblicata dal Centro editoriale valtortiano, porta la firma di Maria Valtorta (1897-1961). Chi era costei? Continua

Aristotele diceva che il sapere – la filosofia – nasce dalla meraviglia e il presepe fu inventato, esattamente 800 anni fa, proprio da un uomo, frate Francesco, pieno di stupore: per il sole, la luna, le stelle, i campi fioriti, per sorella acqua o per frate foco, ma soprattutto perché Colui che aveva creato tutto questo, l’onnipotente Dio, si è fatto uomo per salvarci. Continua

Veniamo da settimane di martellamento ideologico contro gli uominiche, ci è stato detto, hanno il “patriarcato” incorporato dalla nascita e dovrebbero nutrire sensi di colpa perché, in quanto maschi, sarebbero tendenzialmente arroganti e oppressori delle donne.

È una teoria infondata se consideriamo l’occidente. Ma c’è una storia che rientra in questo schema: due maschi, due fratelli, addirittura tirannici. E dall’altra parte una donna, una sorella, che si ribella al loro regime in nome della libertà. Eroicamente.

I due maschi sono stati politici potenti, che hanno schiacciato la libertàdel loro popolo. La sorella invece è scappata dal suo Paese, cioè dal regime dei due fratelli, ed è vissuta come esule. Continua

“È Tu scendi dalla stelle il più antico canto popolare italiano ancora in uso. Ed è il più antico non solo tra quelli religiosi. Composto intorno alla metà del Settecento dal missionario napoletano Alfonso de Liguori(1696-1787), questo canto natalizio risuona tutt’oggi nelle chiese”.

Così scrive Angelomichele De Spirito che al santo ha dedicato diversi saggi e il libro “Alfonso De Liguori vescovo a forza e moralista geniale”(Studium). Continua

I titoli dei giornali sono a volte iperbolici. Vengono pensati per attirare l’attenzione dei lettori. Perciò, se capita di leggerne uno che recita “San Berlinguer, aiutaci tu!”, si immagina che sia solo una frase ad effetto. Ma l’articolo che seguiva questo titolo, apparso sul Venerdì di Repubblica, corrispondeva a quanto annunciato. Ed era un articolo serio. Continua