Nella partita del Quirinale il centrodestra si è mosso finora in modo trasparente e lineare, mentre l’altra parte sembra una maionese impazzita: tutti contro tutti.

Nel centrodestra si è ipotizzata in modo trasparente e lineare la candidatura di Silvio Berlusconi il quale – dopo le reazioni rancorose e i veti arrivati dalla Sinistra – per evitare spaccature che il Paese oggi non capirebbe, ha deciso di fare un passo indietro “ponendo sempre l’interesse collettivo al di sopra di qualsiasi considerazione personale”, come ha scritto l’ex premier, che ha aggiunto: “l’Italia oggi ha bisogno di unità al di là della distinzione maggioranza-opposizione” per affrontare pandemia ed emergenza economica.

Bisogna riconoscere che questo è senso di responsabilità e senso delle istituzioni e dovrebbe indurre tutti ad abbandonare settarismi e pregiudizi. Invece dal Pd è arrivata una risposta faziosa, in cui non si ravvisa alcun senso delle istituzioni. Continua

Nei giorni scorsi Bill Gates, fondatore di Microsoft, facendo una donazione per la lotta contro la pandemia di Covid-19, ha giustamente osservato che per il futuro c’è bisogno di garantire a tutti la fornitura di vaccini e occorre predisporre strumenti in grado di circoscrivere subito eventuali focolai: “Nella mia personale lista di obiettivi voglio aggiungere quella di far si che il mondo sia preparato alla prossima pandemia”.

A questo proposito, secondo le ricostruzioni giornalistiche, Gates ha affermato che il prossimo virus potrebbe essere più letale e più contagioso del Covid. Una previsione che mette i brividi. Continua

PAROLE PAROLE PAROLE

Mentre tutti i riflettori dei media sono puntati sulla corsa al Quirinale, i possibili candidati se ne stanno nascosti nel più rigoroso silenzio. Timorosi di qualsiasi voce che possa “bruciarli”.

Ma nei palazzi della Roma politica il Grande Orecchio è attivissimo e il clima è quello descritto secoli fa da Paolo da Certaldo: “Guardati da le siepi e da gli alberi, e da le grotte o mura o canti di vie, e da tutti i luoghi dove uno, uomo o femina, grande o piccolo, si potesse nascondere e stare a udire”.

Forse proprio la letteratura fornisce la migliore descrizione dei tipi umani che si agitano in queste giornate e popolano il panorama politico. Continua

C’è un’altra pandemia in corso e stavolta colpisce soprattutto i giovani. È una pandemia esistenziale che ha conseguenze drammatiche.

Da una recente ricerca, promossa dalla Fondazione Soleterre e dall’Unità di Ricerca sul Trauma dell’Università Cattolica di Milano, sulle conseguenze della tempesta Covid, emerge che il 17,3% degli adolescenti ascoltati pensa che sarebbe meglio morire o farsi del male.

Il campione analizzato è piccolo (150 adolescenti fra i 14 e i 19 anni, interrogati a dicembre scorso su come hanno vissuto il lockdown e la pandemia), ma il panorama che ne emerge è davvero allarmante. Continua

PAPALE PAPALE

La sinistra aveva pensato di aver finalmente trovato il suo leader globale in papa Francesco (come più volte è stato ripetuto). Ora si sta accorgendo che l’interessato non si fa “arruolare” e non sta in nessuno schema ideologico.

Negli ultimi mesi diversi interventi del papa lo hanno dimostrato. Un editoriale di Antonio Polito sul “Corriere della sera” (12/1) lo ha sancito ufficialmente.

Polito cita, per esempio, quanto il papa ha detto nell’Angelus del 26 dicembre: “L’inverno demografico è contro le nostre famiglie, contro la Patria, contro il futuro”.

L’editorialista osserva che “quel riferimento alla Patria contesta l’illusione della accoglienza indiscriminata, e l’idea in fondo un po’ razzista che immagina di poter usare la mano d’opera di un popolo in migrazione, quello africano, per risolvere i problemi di un popolo in declino demografico, quello italiano, in una sorta di nuova ‘società servile’. Ma ancor più significativo è stato il durissimo attacco che il Pontefice ha mosso, davanti ai membri del corpo diplomatico in Vaticano, contro la cosiddetta ‘cancel culture’”. Continua

In natura ci sono delle costanti come la velocità della luce o – più terra terra – fenomeni naturali ovvi come la neve d’inverno e il caldo d’estate. Deve appartenere a una legge di natura anche il sesto senso del Pd per il potere e bisogna riconoscere alla sua classe dirigente un’abilità davvero straordinaria nel mantenerlo.

Infatti qualunque cosa succeda, in un modo o nell’altro, salta fuori la soluzione che vede il Pd insediarsi al potere. Lo dimostra la storia. Da circa 15 anni il Pd non vince le elezioni, eppure sta (o comunque torna) sempre al potere. Continua

Ippolit Terent’ev, assopito sul divano, si svegliò di soprassalto, guardò con aria attonita i presenti, presi dalle loro conversazioni salottiere, polemizzò in modo sconclusionato con Evgenij Pavlovic e infine si rivolse al principe Myskin: “ ‘è vero, principe, che una volta avete detto che il mondo sarà salvato dalla bellezza? Signori miei’ gridò egli improvvisamente, rivolgendosi a tutti, ‘il principe afferma che il mondo sarà salvato dalla bellezza!… Quale bellezza salverà il mondo?… Siete un cristiano fervente, voi? Kolja dice che voi stesso vi attribuite il titolo di cristiano’ ”.

Questo passo dell’“Idiota” di Dostoevskij, ovvero la celebre frase sulla bellezza che salverà il mondo, è spesso citata, ma resta incompresa, sebbene rappresenti forse la pagina più celebre in Occidente dello scrittore russo di cui si celebrano i 200 anni dalla nascita. Continua

Di corbellerie, contraddizioni e assurdità il mondo Novax è prodigo. C’è chi diffonde addirittura l’idea della “psico-pandemia”

Alcuni nel corso dei mesi hanno ripetuto che il Covid è come un’influenza, che è drammatizzato per ragioni oscure, che il vaccino è peggio del virus e le varie misure precauzionali fanno solo danni. Se provate a controbattere, dati alla mano, rischiate spesso di essere bersagliati di insulti.

C’è chi ritiene che il famoso don Ferrante dei “Promessi sposi” sia un tragicomico antesignano di questo genere di persone (egli però, se non altro, non insultava il prossimo).

L’ESPERTO

Don Ferrante entra nella narrazione manzoniana quando, con la moglie, donna Prassede, dà al cardinal Federigo la sua disponibilità ad ospitare Lucia.

Il Manzoni tratteggia con umorismo il temperamento della moglie: “Con l’idee donna Prassede si regolava come dicono che si deve far con gli amici: n’aveva poche; ma a quelle poche era molto affezionata. Tra le poche, ce n’era per disgrazia molte delle storte; e non eran quelle che le fossero men care”.

Don Ferrante voleva essere “uomo di lettere” e “passava di grand’ore nel suo studio, dove aveva una raccolta di libri considerabile”. Lui – che aveva Aristotele come filosofo di riferimento – si piccava di essere esperto di politica, di scienza, di cavalleria e perfino di magia e di stregoneria. Ma soprattutto nell’astrologia “era tenuto, e con ragione, per più che un dilettante”. Continua

Fra confuse diatribe sull’elezione del nuovo presidente della Repubblica e scaramucce sul governo non si riesce a capire cosa concretamente i partiti vogliano e cosa propongano.

L’italiano medio ha la sensazione che il loro sia un incomprensibile mondo a parte, diverso da quello in cui vivono i comuni mortali.

La classe politica dovrebbe sapere che non è importante soltanto come le cose (del Palazzo) sono, ma anche come appaiono ai cittadini, e francamente appaiono male, soprattutto in un momento come questo, in cui le emergenze (da quella pandemica a quella economica) provocano problemi e suscitano inquietudini.

Da settimane – ad esempio – si assiste a un inconcludente minuetto sulla candidatura del premier Mario Draghi al Quirinale. Si sente ripetere quasi da ogni parte politica che Draghi – che tutti elogiano per la sua azione – deve assolutamente restare a Palazzo Chigi, dando ad intendere che senza lui al timone sarebbe un disastro per il Paese. Continua

PADRE E PADRONI

Piergiorgio Odifreddi ama la battuta ad effetto e il paradosso. Repubblica (22/12) riferisce queste sue parole: “Quasi tutti siamo atei nei confronti di quasi tutte le fedi. Chi si definisce credente è ateo in tutte le religioni tranne la sua”.

In effetti la frase ha una sua divertente logica. Potremmo aggiungere scherzosamente che – allo stesso modo – nessun matematico crede veramente ai numeri perché ritiene che due più due faccia solo quattro ed esclude tutti gli altri numeri.

Del resto Odifreddi non è originale perché i cristiani del I e del II secolo effettivamente furono proprio accusati di ateismo (subendo persecuzioni) in quanto non riconoscevano gli dèi pagani e la divinità dell’imperatore. Continua