Si dice che il Pdl voglia lanciare una controffensiva per rinnovare l’immagine del governo e lasciarsi alle spalle le polemiche giornalistiche e il gossip. A mio avviso l’unica strada giusta è quella della politica vera, dell’amministrazione seria e rigorosa della cosa pubblica. La parola d’ordine dovrebbe essere: “onestà”. Che oggi rappresenta pure la vera, colossale risorsa economica per trascinare l’economia italiana fuori dalla crisi. Vale più del petrolio. Continua
Rubrica 85
Mosca in Vaticano
E’ appena uscito il volume di Andrea Tornielli, “Paolo VI. L’audacia di un Papa” (Mondadori) che offre un’ampia documentazione sulla figura di Giovanni Battista Montini e sul suo pontificato. Merita l’attenzione e la discussione degli storici. Io, in questa rubrica, segnalo solo alcune perle che mi interessano – diciamo – personalmente. Continua
E’ IN LIBRERIA IL NUOVO VOLUME DI ANTONIO SOCCI, “I SEGRETI DI KAROL WOJTYLA” (Rizzoli)
Ecco una sintesi del contenuto del libro.
Karol Wojtyla dall’età di ventisei anni viveva delle autentiche esperienze mistiche. È questa una delle notizie che il libro di Antonio Socci offre, con testimonianze di prima mano, sull’uomo che più ha impressionato e commosso la nostra generazione. La natura di queste esperienze e le “rivelazioni” soprannaturali che egli custodiva spiegano anche i suoi gesti profetici? E illuminano il suo giudizio sul carattere “apocalittico” dei nostri anni?
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Rubrica 84
Mangiare bambini
Nello splendido libro di Francesco Agnoli, “Perché non possiamo essere atei”, trovo riferito “quello che raccontava Karl Marx ai suoi attoniti e creduloni ascoltatori nel 1874 a Londra, allorché a un congresso di lavoratori di lingua tedesca tentò di rivalutare le antiche calunnie rivolte dai romani ai primi martiri cristiani, accusati di praticare il cannibalismo, di uccidere bambini e di partecipare a orge immonde.
‘Daumer dimostra – esordì Marx, riferendosi a un autore che avrebbe ritrattato le sue affermazioni per divenire cristiano – che i cristiani massacrarono veramente esseri umani, mangiarono e bevvero carne e sangue umano durante la Comunione. Questo spiega perché i romani, che tolleravano tutte le sette religiose, perseguitarono i cristiani’ ”.
Le stragi di credenti fatte dagli antichi romani però furono quasi un nonnulla a confronto del genocidio di cristiani perpetrato poi nel XX secolo dai regimi comunisti basati proprio sulle teorie Marx. E dire che ancora oggi c’è chi lo rivaluta o continua a prenderlo come faro ideologico… Continua
E’ in corso una guerra di liberazione del Sud
“Chi sa, fa. Chi non sa, insegna”, diceva già Oscar Wilde.
E la battuta fotografa l’attuale situazione italiana dove c’è da una parte (sui media, sotto i riflettori) un’antimafia parlata che spesso si autocelebra. E dall’altra (nel silenzio, ignorata dai media) un’antimafia concreta, che negli ultimi mesi sta letteralmente sbaragliando le mafie e specialmente la camorra, proprio nel territorio raccontato da Gomorra di Roberto Saviano. Continua
E’ in corso una guerra di liberazione del Sud
“Chi sa, fa. Chi non sa, insegna”, diceva già Oscar Wilde.
E la battuta fotografa l’attuale situazione italiana dove c’è da una parte (sui media, sotto i riflettori) un’antimafia parlata che spesso si autocelebra. E dall’altra (nel silenzio, ignorata dai media) un’antimafia concreta, che negli ultimi mesi sta letteralmente sbaragliando le mafie e specialmente la camorra, proprio nel territorio raccontato da Gomorra di Roberto Saviano. Continua
Rubrica 83
(D)anni passati
Le élite intellettuali che hanno flirtato con l’ideologia marxista, sono uscite senza alcun serio esame di coscienza da quella ubriacatura. Rari coloro che hanno lealmente guardato in faccia, per esempio, il delirio seguito al ‘68.
L’attore Michele Placido, intervistato di recente da Magazine (28/5), ha dolorosamente riconosciuto: “Ripensando a quegli anni non riesco a capire come potessi pensare certe cose. Non ero l’unico, ma arrivai a simpatizzare con le Br durante il rapimento Moro. Pura follia. E prima ancora i giudizi sulla morte di Pinelli, sull’omicidio Calabresi… gli errori di valutazione di una certa sinistra in quel periodo, visti oggi, sembrano dettati da turbe psichiche collettive”.
Interrogato sul caso Calabresi ha risposto: “A me non dispiacerebbe assistere a una catarsi social-cristiana”. Continua
D’Alema col mito del Cav
Chi scriveva queste cose nel luglio 1997?
Il Pds, come “ceto politico”, è “un cane morto”, “il suo stato è sotto ogni punto di vista desolante: il gruppo dirigente nazionale è in buona parte formato da inetti, i gruppi dirigenti locali sono del tutto al di sotto della funzione”. Il partito “non può essere rianimato”. Rileggiamo: Inetti.
Chi formulava questi “lusinghieri” giudizi? Fu Berlusconi? O Feltri? No. Furono scritti, nero su bianco, dalle due menti dello staff di D’Alema, cioè Claudio Velardi e Fabrizio Rondolino, in un documento top secret che sembra un po’ il canovaccio della strategia dalemiana in quegli anni (è venuto alla luce grazie ad un libro di Alessandra Sardoni, “Il fantasma del leader”). Continua
Rubrica 82
Mussoloni
Marco Bellocchio, regista di “Vincere”, ha risposto a una domanda del Corriere.Tv sul parallelo, fatto da qualche giornale straniero, fra il ventennio fascista e l’epoca di Berlusconi. Dice Bellocchio: “Non mi sembra. Il paragone Mussolini-Berlusconi è un po’ forzato, però si sente in Italia un’atmosfera molto pesante di conformismo”.
Di certo il conformismo è sempre in agguato ed è da temere o da ridicolizzare quando diventa sciocco servilismo (in qualsiasi schieramento), ma – a leggere la stampa in questi giorni – occorre davvero molta fantasia per vedervi conformismo berlusconiano. Semmai sembra si sia tornati all’antiberlusconismo degli anni Novanta.
Inoltre Bellocchio dimentica il vero, soffocante conformismo che da decenni domina la cultura (cinematografia compresa): il conformismo di sinistra.
Il regista ne ha notizia? E cos’ha fatto lui, nei decenni, per combattere questo autentico “regime” ideologico? Continua
Caso Berlusconi e i farisei
Ricordate la sinistra pacifista attorno al 2004? Tutta l’Italia piena di bandiere arcobaleno, manifestazioni di massa, scuole e piazze occupate, appelli di intellettuali, programmi televisivi, ogni giorno articoli su articoli. Sembrava l’emergenza assoluta. I pensosi leader della sinistra e i loro giornali si mostravano allarmatissimi per le sorti del mondo.
Ma l’altroieri il tiranno della Corea del Nord ha fatto un test atomico con lancio di missili (ieri ha replicato), un’esplosione paragonabile a Hiroshima, ha perfino provocato un terremoto. Obama ha parlato di minaccia alla pace mondiale, subito l’Onu si è riunito e i giornali del pacifismo nostrano su cosa hanno titolato? Su Noemi.
Questo sì che è importante, secondo loro: la festa di compleanno di Casoria. Certo, concede Concita De Gregorio, “direttora” dell’Unità, “succede anche altro. La Corea del nord fa test atomici”, ma volete mettere la quisquilia coreana, liquidata con una riga (una!) dalla “direttora”, rispetto a Noemi. Continua