Dal 7 ottobre, data dell’attacco di Hamas a Israele, politici, giornali e intellettuali ripetono continuamente uno slogan: “Due popoli e due stati”.

Non entro nel merito del conflitto israelo-palestinese. Però stupisce che a sbandierare il vessillo dei “due stati” siano pure coloro che – in polemica con i cosiddetti sovranisti – hanno trascorso gli ultimi anni a ripetere che è finita l’epoca delle sovranità nazionali e che gli stati nazionali sono pericolosi. Continua

Secondo l’Unicef, nel mondo, “1 adolescente su 7 tra i 10 e i 19 anni convive con un disturbo mentale diagnosticato. In Italia, nel 2019, si stimava che il 16,6% dei ragazzi e delle ragazze fra i 10 e i 19 anni, circa 956.000, soffrissero di problemi di salute mentale“.

Un altro studio del Gemelli e dell’Unicef, su pre-adolescenti e adolescenti italiani dopo la pandemia da Covid, sembra ancor più allarmante.

Ecco perché nelle scuole è sempre più pressante la domanda di assistenza psicologica e sui media si parla spesso di disagio giovanile e diffusi stati di ansia. Continua

Il Papa è così convinto dell’emergenza climatica che il 1° dicembre andrà a Dubai per la Cop28. Ma il professore Franco Prodi dichiara che, su questo tema, la Chiesa rischia di finire in un nuovo caso Galileo.

Il professor Prodi non è solo un cattolico, appartenente a una nota famiglia cattolica e progressista (è fratello di Romano, importante leader politico, e di Paolo Prodi, storico della Chiesa, docente universitario, membro dell’Accademia dei Lincei e fondatore del “Mulino”).

Franco è soprattutto uno scienziato del clima di fama internazionale, un docente universitario che ha diretto l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Cnr. Un vero esperto. Continua

“Dicono che non ci siano molte speranze per la piccola Indi, ma fino alla fine farò quello che posso per difendere la sua vita. E per difendere il diritto della sua mamma e del suo papà a fare tutto quello che possono per lei”.

Da padre, che conosce per esperienza il dramma dei genitori di fronte al dolore dei figli, sono grato a Giorgia Meloni e sono orgoglioso che il Capo del governo del mio Paese abbia pronunciato queste parole, facendo di tutto per portare all’ospedale Bambino Gesù la piccola Indi, per curarla e accompagnarla. Continua

Dario Fertilio, il 7 novembre, sul “Giornale”, ha ricordato che quella data – anniversario della rivoluzione russa – è anche, da alcuni anni, la giornata della memoria dedicata alle vittime del comunismo. Eppure è passata nella più completa indifferenza, nonostante ricordi “dagli 80 ai 200 milioni” di vittime di quella sanguinaria utopia. Continua

Con i venti di guerra che soffiano sul mondo ci mancava l’aurora boreale di domenica notte, fenomeno rarissimo alle nostre latitudini, per evocare le profezie di Fatima.

Un sito cattolico ha subito ricordato che la Madonna, il 13 luglio 1917, preannunciò una guerra peggiore di quella allora in corso (la prima guerra mondiale) se l’umanità non si fosse convertita e disse che il nuovo conflitto sarebbe stato annunciato da “una notte illuminata da una luce sconosciuta”. Continua

Il cardinale Giacomo Biffi (1928-2015), a lungo arcivescovo di Bologna, oltreché un eminente teologo è stato anche un brillante scrittore, che sapeva usare l’umorismo per far comprendere idee complesse. Mai banale, i suoi interventi sorprendevano sempre per originalità e per la capacità di “provocare”, cioè far riflettere. Continua

Giovanni Guareschi voleva essere la voce “dei milioni e milioni di uomini comuni che, con la loro assennata mediocrità, tengono in piedi la baracca di questo mondo”.

Torna in mente oggi perché, nell’Italia profonda, l’Italia popolare, il 2 novembre ancora si visitano i cimiteri e si ricordano i nostri morti, quei “milioni di uomini comuni” da cui abbiamo ricevuto la vita e il cui lavoro, le cui sofferenze, hanno costruito la nostra Italia. Continua

Sulla riforma del MES – considerate le gravi conseguenze che la sua ratifica può produrre in Italia –  dovremmo avere un dibattito argomentato e approfondito fra i partiti e sui media. Invece niente. Nessun confronto fra opposte ragioni.

Ieri, per esempio, il Corriere della sera aveva l’editoriale di Ferruccio De Bortoli che iniziava così: “Prima o poi l’odiato Mes bisognerà firmarlo. O meglio trangugiarlo. E allora sarà interessante ascoltare le motivazioni di un sofferto sì al Meccanismo Europeo di stabilità considerato a lungo – per ragioni di pura propaganda – il peggior nemico dell’interesse nazionale”. Continua

L’Ucraina, il Nagorno armeno, il Medio Oriente: è una “terza guerra mondiale a pezzi”. L’espressione di papa Francesco sembra ormai descrivere la realtà che può diventare anche più drammatica. Speriamo di non rivedere una catastrofe planetaria.

È una prospettiva così spaventosa che preferiamo non pensarci, come se fossero cose lontane che in fondo non ci riguardano se non per le ricadute economiche. È comprensibile e umano. In fondo ciascuno di noi ha già i suoi problemi, i suoi dolori, a volte anche drammi personali e familiari e sentiamo di non farcela a caricarci di tutte le sofferenze del mondo. Ci sembrano schiaccianti. Continua