CONTRADDIZIONI

Nel 2019 – Donald Trump alla Casa Bianca – Enrico Letta pubblicava un libro, “Ho imparato” (Il Mulino), dove tuonava: “Il rischio è che Trump diventi un modello: licenza di oltrepassare il limite, senza argini, senza contrappesi. Ora è il turno della Cina, il nuovo grande nemico. La storia è tornata. Pechino è stata, infatti, il bersaglio principale della campagna presidenziale di Trump… Questa paranoia, che si è tradotta anche in un’escalation senza precedenti di offensive commerciali reciproche, va guardata in un contesto più ampio, cioè nella dinamica tra due imperi, uno in ascesa e uno in declino. Con Trump torna quindi la tentazione di cercare un nemico assoluto e con essa anche il rischio di ripiombare in una nuova Guerra Fredda… Una cortina di ferro tra i due colossi sarebbe una catastrofe”.

Il nuovo presidente Joe Biden, al G7 dei giorni scorsi – com’è noto – ha lanciato proprio una nuova guerra fredda per arginare l’espansionismo cinese. Maurizio Molinari, direttore di “Repubblica” ed esperto di politica estera, ha titolato così il suo editoriale: “L’Europa e la seconda Guerra Fredda”.

Letta ha rivolto a Biden lo stesso attaccho che aveva riservato a Trump per la nuova Guerra Fredda anticinese? Non risulta. Continua

All’inizio si è creduto che il governo Draghi sarebbe stato una meteora. Doveva durare quanto l’emergenza Covid 19 e poi tutto sarebbe tornato come prima. Oggi appare chiaro che in realtà non si tornerà indietro e “l’effetto Draghi” sta già rivoluzionando la politica italiana.

Ad intuirlo – per ora, a quanto pare – sono soprattutto Salvini, Renzi e Berlusconi. Gli altri sembrano ancora baloccarsi con vecchi schemi ideologici (come sovranisti/europeisti, destra/sinistra e via dicendo).

La “novità Draghi” non sarebbe stata possibile senza il ribaltamento del Grande Gioco della politica internazionale dovuto al ciclone Covid e all’arrivo del nuovo presidente alla Casa Bianca.

Di colpo ci siamo trovati con un’Unione Europea che fa il contrario di ciò che per trent’anni ha imposto. E ci siamo trovati con il presidente Biden che (più trumpiano di Trump) lancia addirittura una “nuova guerra fredda” contro la penetrazione della Cina in Europa, Asia, Africa e Mediterraneo, cosa che restituisce centralità all’Italia. Continua

Cosa sta succedendo nella Chiesa Cattolica? Siamo alla vigilia di un terremoto? Molti segnali inducono a pensarlo e quello arrivato ieri dalle colonne di “Repubblica” – a firma di Alberto Melloni – è davvero clamoroso, perché mostra il duro divorzio di certe aree cattoprogressiste da papa Bergoglio che prima sostenevano entusiasticamente.

Melloni – simbolo della “Scuola di Bologna” e dell’ala “progressista” della Chiesa – inizia la sua requisitoria sottolineando che il cardinale tedesco Marx, nella sua recente lettera di dimissioni, “ha di fatto chiesto le dimissioni del Papa”. Continua

Il presidente americano Joe Biden – rinsaldato l’asse Usa-Gran Bretagna-UE – chiede ai Paesi del G7 di rispondere uniti alla sfida cinese. Ci sono infatti delle misure da prendere contro l’espansionismo di questa superpotenza dittatoriale.

La lista dei problemi è lunga e va dalla violazione dei diritti umani alla concorrenza sleale, dalla “Via della seta” fino alla verità sulle origini del Covid 19, il devastante virus che ha messo ko il mondo e che potrebbe essere sfuggito dal laboratorio di Wuhan.

Il nostro premier Mario Draghi è fra i leader del G7 che comprendono le preoccupazioni della Casa Bianca (infatti ha raffreddato i rapporti con la Cina rispetto al precedente governo), ma nella maggioranza che sostiene il suo esecutivo c’è una Sinistra che non concorda con l’obiettivo atlantico di contrastare e contenere la superpotenza cinese.

Fra l’altro è un’area politica che, su questo ed altri temi, prefigura un vero e proprio “partito anti-Draghi”, partito che medita di vendicare il governo giallorosso crollato. Continua

CONTE IN ROSSO

È nota la telefonata che la cancelliera tedesca Merkel fece, nell’esatte 2019, al vertice Pd perché sostenesse un secondo esecutivo Conte.

Già allora ci si chiese perché la leader tedesca interferisse così per evitare il voto degli italiani e per organizzare un nuovo governo in casa altrui, per di più un governo Pd-M5S-Leu, il governo più “a sinistra”. Che interesse aveva la Germania?

Ora un giornalista non sospettabile di essere contro Conte, come Marco Travaglio, rivela (Il Fatto, 9/6) un ulteriore episodio egualmente stupefacente.

Nei giorni della crisi del Conte 2, nel gennaio 2021, scrive Travaglio, “il capogruppo del Ppe Martin Weber, merkeliano di ferro, chiamava Lorenzo Cesa per spingerlo ad aiutare il Conte-2 con ‘responsabili’ dell’Udc”. Continua

Oggi, nella politica italiana, c’è un paradosso di enorme importanza, ma sembra che nessuno voglia vederlo. E c’è un motivo.

Il paradosso è questo: Donald Trump fu decisivo, nell’agosto 2019, per far nascere in Italia il governo Conte 2 (il famoso tweet su “Giuseppi”).

Con il successivo arrivo alla Casa Bianca di Joe Biden, si è creato il contesto politico internazionale che ha propiziato l’avvento, in Italia, del governo Draghi il quale ha riportato al governo il Centrodestra (quantomeno Lega e Forza Italia).

Non è curioso? Il presidente repubblicano che sembrava più in sintonia con il Centrodestra ha dato un contributo decisivo per la nascita del governo più di sinistra della storia recente, quello giallorosso.

Mentre con il presidente Dem, che è in sintonia con la Sinistra (in realtà ha un rapporto di amicizia soprattutto con Matteo Renzi), torna il Centrodestra in maggioranza. Continua

LA UE RILEGGA TOYNBEE

Ecco le solite “raccomandazioni” dell’Unione Europea. Non è ancora finita la pandemia e già si riparla di riattivazione del Patto di stabilità nel 2023 e di richiamo dell’Italia al rigore. Non a caso Wolfgang Schäuble torna a “bombardare” Draghi e l’Italia e si intravede in controluce il futuro conflitto fra Germania e Mario Draghi che però non rappresenta solo l’Italia.

Su “Limes” si legge: “Gli Stati Uniti temono che il modello di sviluppo tedesco, di cui la divisa dell’Eurozona è funzione, destabilizzi il loro impero europeo”. Continua

Gli ecclesiastici – ricordando una battuta di Pio XI – dicono che di solito in Vaticano si smentiscono solo le notizie vere. Perciò, i tre studiosi che sulla rivista scientifica “Heritage” hanno pubblicato una ricerca sulla possibile individuazione della tomba di San Pietro (vedi “Libero” del 23 maggio), possono essere soddisfatti, infatti il Vaticano ha (ufficiosamente) controbattuto con un’intervista, a “Vatican news, del professor Vincenzo Fiocchi Nicolai, del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana.

Abbiamo dunque chiesto a Liberato De Caro,  Fernando La Greca ed Emilio Matricciani, di rispondere alle sue obiezioni.

Continua

Una svolta ha preso forma in quest’ultimo mese, nella politica e nel sentimento popolare, in Italia. Si può rappresentarla anche numericamente. Lo ha fatto il sondaggio di Ipsos pubblicato ieri dal “Corriere della sera”.

Anzitutto colpisce il dato relativo ai partiti, perché crescono Lega e Fratelli d’Italia, cosicché il Centrodestra ormai raggiunge il 50 per cento. Invece crolla il Pd di Letta (dal 20,9 al 19,4%, raggiunto da FdI) e cala anche il M5S (dal 16 al 15,4%).

Il distacco fra Centrodestra e Centrosinistra dunque si colloca fra 10 e 15 punti percentuali. Questa fortissima maggioranza di Centrodestra del Paese è da tempo una costante (confermata anche dalle elezioni europee e regionali) ed è un fatto di cui il governo dovrà tener conto in un momento storico in cui, dopo la pandemia, si ridisegna il Paese. Continua

La possibile provenienza del Covid 19 dai laboratori cinesi di Wuhan(probabilmente una fuoruscita accidentale) un anno fa era già stata illustrata, fin nei dettagli, dal professor Joseph Tritto nel libro “Cina-Covid 19. La chimera che ha cambiato il mondo” (Cantagalli). Un libro uscito ad agosto 2020 e snobbato dai media mainstream.

La ricostruzione della vicenda fatta da Tritto è stata sospettata di “disinformazione” dalla polizia del pensiero della rete, fino alla censura.

Nessuno sembrava interessato a capire se era vero o no ciò che riportava il libro. Il fatto stesso che confermasse, con argomenti scientifici, quanto andava dicendo da mesi il presidente Donald Trump, bastava a renderlo tabù.

Accennare al laboratorio di Wuhan era sufficiente per essere bollati come trumpiani o liquidati come “complottisti”.  Dovevamo rassegnarci tutti alla storia del pipistrello a cui era addebitato tutto lo sfacelo umanitario ed economico provocato dal Covid nel mondo intero. Continua