Un altro 11 settembre. Ma, dopo 22 anni, possiamo dire che si è capita la lezione? Non sembra. Gli americani hanno dato la loro durissima risposta militare agli attentati del 2001. Ma “lo scontro delle civiltà”, per dirla con Samuel Huntington, era ed è anzitutto culturale. E su questo fronte l’Europa sta perdendo. Continua
LA SINISTRA SBATTE E FA AUTOGOL SU VANNACCI, LA DESTRA DOVREBBE ANDARE OLTRE E LEGGERE GALLI DELLA LOGGIA
Il libro di Roberto Vannacci, “Il mondo al contrario”, è stato il caso politico dell’estate ed è un fenomeno editoriale che ha stupito gli addetti ai lavori. Non si è mai visto un tale successo di vendite, oltretutto per un volume autoprodotto da un autore sconosciuto al grande pubblico.
A che si deve questo trionfo? Vannacci ha ironicamente ringraziato “Repubblica” che, il 17 agosto, estrapolando alcune frasi, ha “lanciato” il suo libro per suscitare un’ondata di sdegno e ha ottenuto l’effetto opposto. Continua
Quel “sì” scritto a penna…
È noto che fra l’8 settembre 1943 e la Liberazione, tante chiese e conventi dettero rifugio a perseguitati e ricercati dai nazifascisti, in particolare ebrei che la sanguinaria ideologia hitleriana aveva destinato allo sterminio. A Roma – secondo lo storico Renzo De Felice – furono circa 150 questi istituti religiosi.
LA SCOPERTA
Nei giorni scorsi è stato reso noto che nell’archivio del Pontificio istituto biblico si è ritrovato un documento di grande valore, l’elenco delle 4.300 persone che a Roma furono salvate da quest’opera di accoglienza clandestina, con l’identificazione di 3.600 nominativi. Dall’incrocio con i documenti della Comunità ebraica romana risulta che 3.200 di loro erano sicuramente ebrei.
Per una pura coincidenza temporale questa scoperta è stata fatta alla vigilia della beatificazione della famiglia Ulma, la cui vicenda mostra cosa accadeva a chi, in quei mesi tremendi, nascondeva ebrei, quando venivano scoperti. Continua
CAPODANNO DI SETTEMBRE. L’ATTESA DELLA VITA E I PROBLEMI DELLA POLITICA D’AUTUNNO
“Ultimo controesodo” dei vacanzieri, annunciavano ieri i tiggì. In pratica l’estate sta finendo: l’estate che sui media è stata la più calda degli ultimi millenni e nella realtà è stata piovosa e anche fresca, con buona pace dei catastrofisti climatici.
Pure la temperatura della politica è stata arroventata solo sui media (che hanno alimentato polemiche di tutti i tipi), ma normale nella realtà del Paese: i militanti Pd che la Schlein aveva chiamato a una grande mobilitazione estiva, impegnati con le creme solari, non si sono visti.
Ormai settembre – inizio dell’anno scolastico – è diventato un secondo capodanno che induce a fare bilanci e programmi. Bilanci esistenziali nella vita personale e bilanci politici nella vita pubblica. Continua
CONAN DOYLE, CHESTERTON E GRAMSCI. OVVERO: LA CHIESA CHE SALVA LA RAZIONALITA’
“Il filosofo neo-marxista Ernst Bloch ha visto in Sherlock Holmes e nel suo ‘metodo detettivo’ il frutto migliore del positivismo, l’istanza rigorosa di un metodo che osserva i fatti sfuggendo alle fantasie, che sarebbe stata portata alla sua perfezione dallo stesso Karl Marx. C’è da credere che il povero Bloch avrebbe avuto qualche delusione dagli infortuni di Sherlock Holmes con le fate di Cottingley e con lo spiritismo. Tuttavia, da un altro punto di vista, non vi è nulla di ‘strano’ nella coesistenza fra positivismo e credenza negli spiriti e nelle fate in Conan Doyle”.
Così scrivevano Massimo Introvigne e Michael W. Homer nel 1992, presentando il libro di Arthur Conan Doyle, “The Coming of the Fairies” del 1922 (“Il ritorno delle fate”, Sugarco). Varie pubblicazioni ora tornano a parlarne e “Il Venerdì di Repubblica” ha dedicato loro un articolo intitolato “Conan Doyle lo spiritista”. Continua
LA SCIENZA AL SERVIZIO DELLA VITA UMANA
In un momento storico in cui la scienza sta diventando sempre più ideologia e addirittura religione, vale la pena scoprire questa grande figura di scienziato che ha lavorato al servizio della vita umana, anzitutto la più debole e indifesa: Jérôme Lejeune (è stato proclamato Venerabile dalla Chiesa Cattolica). Il libro è scritto da Aude Dugast, filosofa e postulatrice della causa di canonizzazione di Jérôme Lejeune.
Antonio Socci
Link originale: https://www.edizionicantagalli.com/shop/jerome-lejeune/
PRESENTAZIONE DELL’EDITORE Continua
LE GRANDI MANOVRE DEL CORRIERE DELLA SERA SU CL E CONTRO IL PAPA
Questa è la mia riflessione – pubblicata su “Libero” – sul “caso Carron”, una pagina che CL deve lasciarsi alle spalle per tornare finalmente a Giussani e riprendere il cammino interrotto alcuni anni fa. Cammino che può essere ripreso solo – come ripete la Santa Sede – rendendosi conto degli errori che sono stati fatti e con un rinnovamento di persone che non può riguardare il solo Carron. Davide Prosperi, incaricato dalla Chiesa di guidare il Movimento di CL verso questa rinascita, merita la fiducia, l’amicizia e l’aiuto di tutti.
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Dal Meeting di Rimini sono passati quest’anno il presidente della Cei, molti ministri dell’attuale governo, i due vicepremier e addirittura il presidente della Repubblica. Continua
LA “PROVOCAZIONE” DI GALLI DELLA LOGGIA SUL COMUNISMO E LA (NON) RISPOSTA DI ESPOSITO
L’11 agosto scorso, sul Corriere della sera, Ernesto Galli della Loggia pubblicò una riflessione molto seria e controcorrente.
IL ROSSO E IL NERO
La sua tesi in sintesi era questa: “la peculiarità della storia italiana è stata quella di aver dato vita al fascismo, ma insieme anche a un fortissimo movimento comunista senza eguali in questa parte d’Europa” e “seppure in modi ovviamente ben diversi entrambi hanno rappresentato due patologie antidemocratiche”. Continua
IN UN MONDO DI ODIO E INIMICIZIA (ANCHE VERSO SE STESSI) DAL MEETING ARRIVA UNA PROPOSTA RIVOLUZIONARIA. ECCO QUALE E PERCHE’…
L’apparente inattualità del Meeting di Rimini di quest’anno sull’“amicizia” ci libera dalla dittatura del presente, che è l’albero che non fa vedere la foresta, la soffocante attualità senza un passato e senza un futuro. E ci libera pure dall’ipnosi del negativo, del male, delle paure, del catastrofismo, delle demonizzazioni che ormai occupano tutta la scena pubblica. Continua
TRONTI E I “MARXISTI RATZINGERIANI”. UNA VICENDA SU CUI BISOGNEREBBE RIFLETTERE
Mario Tronti – morto il 7 agosto a 92 anni – è stato celebrato dai media come intellettuale marxista e teorico dell’operaismo. La sua opera fondamentale è “Operai e capitale” del 1966.
IL NON DETTO
Ma c’è una sua stagione che non è stata ricordata nemmeno dai media cattolici: quella più anticonformista. L’ha menzionata il professore Massimo Borghesi – ordinario di Filosofia Morale all’Università di Perugia – nel suo blog (www.massimoborghesi.com) : “Senatore del Pd, Tronti ha rappresentato il volto di una sinistra profondamente critica dell’orientamento postmoderno, individualistico e relativistico, che segna la storia del progressismo dopo la caduta del comunismo. La sponda, nel suo caso, non era rappresentata dal neocapitalismo liberal ma dalla dimensione religiosa della vita. Al pari di Pietro Barcellona, Tronti ha rappresentato una sinistra che nel confronto con la fede e la pratica cristiana trovava il suo respiro ideale, la passione per la difesa dei poveri e degli emarginati della storia”. Continua