Giovanni XXIII – come sanno gli esperti – non era un “progressista”, ma un conservatore: ammirava Pio IX e voleva stare “nel solco luminoso tracciato da Pio XII” (parole sue). I tradizionalisti non riescono a spiegare perché fu proprio lui a volere il Concilio Vaticano II (desiderava parlare al cuore degli uomini come buon pastore).

IL GESTO DI CONGAR

Il professor Roberto De Mattei, valente storico della Chiesa e tradizionalista, ritiene – in sintesi – che la catastrofe della Chiesa attuale derivi proprio dal Concilio (di cui ha scritto una storia). Continua

Sabato scorso uno studente tedesco è stato denunciato per aver “grattato” una parete del Colosseo provocando il distacco di un piccolo frammento. Alcuni giorni fa altri due turisti vi avevano inciso delle scritte. Tre casi. Speriamo che non diventi la moda dell’estate.

Si può minimizzare riducendo tali episodi a semplici esempi di maleducazione da multare. Ma purtroppo i monumenti e i beni artistici italiani, da decenni, collezionano sciocchi graffiti, con nomi, disegni, date e idiozie varie. Continua

È morto a 94 anni lo scrittore ceco Milan Kundera e qualcuno ha ricordato in che modo divenne un best seller il suo “L’insostenibile leggerezza dell’essere”.

DAGO E ADELPHI

Era il 1985. Nel mitico programma di Renzo Arbore “Quelli della notte”, fra i buffi personaggi che cazzeggiavano, c’era pure Roberto D’Agostino nella parte dell’intellettuale post-moderno che discettava di nuove tendenze e – come un tormentone – citava “L’insostenibile leggerezza dell’essere”, non perché lo avesse letto, ma perché – ha spiegato – gli sembrava un “titolo capace di racchiudere lo Spirito del Tempo”: gli anni Ottanta. Continua

L’establishment di Bruxelles ha fretta di varare le sue disastrose politiche green, probabilmente per il timore che dal prossimo voto europeo la sinistra esca sconfitta e sia spedita all’opposizione.

Così, fra 11 e 12 luglio, arriva al Parlamento europeo la controversa Legge Natura che ha scatenato l’opposizione degli agricoltori, degli allevatori e dei pescatori, provocando pure la rottura fra Ppe e socialisti per i suoi contenuti estremisti. Continua

Alain Finkielkraut (NELLA FOTO), membro dell’ Académie française, è uno dei più autorevoli intellettuali francesi. Una voce libera da ideologie e conformismi. È nato a Parigi nel 1949 in una famiglia di ebrei polacchi sopravvissuti all’orrore di Auschwitz. Ha insegnato per decenni ed è molto presente nel dibattito pubblico sui media. Continua

Dopo la drammatica morte del giovane Nahel, nella banlieu parigina, durante un controllo stradale, la Francia delle periferie è esplosa.

I giornali italiani e la sinistra sembrano in imbarazzo, forse perché a Parigi non governa “la Destra” e non capiscono più dove sono i buoni e i cattivi. Tutto è confuso. Il loro solito schema ideologico non funziona. Continua

Paolo Mieli, per storia professionale, è un’istituzione, oltre ad essere una persona squisita e un intellettuale importante (soprattutto come storico). Dopo Scalfari è anche (un po’) la bussola dell’area di centrosinistra. Un’autorità.

Però rischia – come lui – di prendere qualche granchio. L’ultimo curioso infortunio è accaduto venerdì scorso, quando, ospite di Lilli Gruber a “Otto e mezzo”, Mieli si è (molto) sbilanciato in una “profezia” su Elly Schlein che l’indomani mattina (ieri) è stata clamorosamente smentita dal suo stesso giornale. Continua